Circa sei mesi fa ho ricevuto in regalo il libro di poesie “Variazioni su un tema dato” di Ana Blandiana. L’amica che me lo ha regalato era illuminata da come il lutto della persona amata fosse espresso con così tanta profondità e leggerezza allo stesso tempo. Le poesie, in rumeno, sono state tradotte da un altro caro amico, Bruno Mazzoni. Ho letto le poesie molto, anzi troppo, voracemente. Sapevo che ci sarei ritornata più volte…
A questo è seguito un incontro del DuoKeira con Blandiana in un bar non lontano dall’Ambasciata di Romania ed il desiderio che lei e Bruno leggessero le poesie per i nostri soci di Andante con Fuoco. Cautamente abbiamo chiesto a Blandiana se le avrebbe fatto piacere venire al Quadraro e che noi suonassimo qualcosa che si alternasse alla lettura. Lei ha detto di sì!
Qual è il brano che mi è venuto in mente? Doveva essere un tema con variazioni. Non capivo al momento perché sentivo che l’unico possibile era quello di Brahms su tema di Schumann. Ora so che era l’unica scelta possibile….
Johannes Brahms compose le sue Variazioni Op. 23 nel 1861 e dunque 5 anni dopo la morte di Robert Schumann. Il tema, in Mib, è di grande bellezza e importanza. Schumann affermò di aver udito questa melodia durante le allucinazioni della sua follia, nella notte del 17 febbraio 1854, notte in cui tentò il suicidio. Egli credeva che questa melodia, chiamata “degli spiriti”, fosse stata inviata dal cielo grazie agli angeli e portata a lui da Schubert e Mendelssohn.
Le variazioni di Brahms rappresentano una sorta di celebrazione e di addio formale a Schumann. Il modo in cui Brahms tratta il materiale è semplicemente straordinario: ogni variazione ha un carattere distintivo. Il lirismo, la tensione, l’asprezza, la trepidazione, lo spasmo, la spettralità, l’intimità sono tutti sentimenti presenti e percorsi e che mostrano l’umanità e l’amore di Brahms.
Sabrina
Bruno Mazzoni “Variazioni su un tema dato” | il posto delle parole